Attualità
Terni Donne APS esprime la propria solidarietà alla Consigliera Fabrizi
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In seguito all’accaduto di ieri, alle parole del Sindaco Stefano Bandecchi nei confronti della Consigliera Cinzia Fabrizi, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di vicinanza da parte di Terni Donne APS.
”Quello che è accaduto ieri nel Consiglio comunale di Terni è l’ennesimo episodio di sessismo e prevaricazione che purtroppo sta caratterizzando il dibattito pubblico di questa città. E quel che è peggio è che è avvenuto nuovamente nel luogo che dovrebbe essere simbolo di democrazia, confronto civile e rappresentanza. Le offese e la denigrazione subite dalla consigliera dell’opposizione Fabrizi da parte del Sindaco non sono soltanto un atto di maleducazione politica, ma un comportamento che perpetua una cultura della sopraffazione e del disprezzo, soprattutto nei confronti delle donne che osano alzare la voce e partecipare attivamente alla vita pubblica. Quel che rende questo episodio ancora più grave è la presenza, tra il pubblico, di studentesse e studenti: le future generazioni che ieri hanno assistito non a una lezione di cittadinanza, ma a uno spettacolo umiliante e tossico. Lə studentə hanno visto un uomo, nella posizione di maggiore potere nella città, utilizzare il proprio ruolo per sminuire una collega, facendo passare il messaggio che l’arroganza, la prevaricazione e la violenza verbale siano strumenti leciti nel dibattito politico. E se l’aggressione verbale, lo sminuire e il denigrare sono accettabili in un confronto pubblico, figurarsi quello che può venir considerato tollerabile in un contesto privato. Le donne che si espongono, che dissentono, che rivendicano spazio e parola, troppo spesso vengono bersagliate da attacchi personali, spesso ricondotti anche a caratteristiche corporee e delegittimanti. Non è un caso, ma un meccanismo vecchio e ancora attivo per ristabilire gerarchie di potere maschile. Il sessismo nelle istituzioni è ancora profondamente radicato, anche se spesso si manifesta in forme sottili e normalizzate. Non si tratta solo di episodi come quello avvenuto in Consiglio comunale, ma di un clima culturale che tollera l’interruzione sistematica delle donne che parlano, lo sminuimento delle loro competenze, il linguaggio paternalistico e aggressivo e la costante messa in discussione della loro legittimità. Questo tipo di sessismo, quotidiano e strutturale, non è una semplice mancanza di rispetto: è un ostacolo reale alla piena partecipazione delle donne alla vita politica e decisionale, e mina alle fondamenta il principio di parità su cui dovrebbe reggersi ogni istituzione democratica. Combatterlo significa riconoscerlo, nominarlo e opporvisi apertamente, soprattutto quando si manifesta nei luoghi del potere.”
