Connect with us

Politica

Bandecchi über alles…

Published

on

This post has already been read 1729 times!

Si è conclusa nella tarda notte la riunione del coordinamento provinciale di Forza Italia, un incontro che ha visto emergere una posizione chiara e unanime: l’invito rivolto al consigliere Francesco Maria Ferranti a non accettare la nomina a vice presidente della Provincia di Terni. Ferranti, presente alla discussione, non ha preso una decisione immediata, riservandosi del tempo per valutare la richiesta del suo partito. Una scelta che, tuttavia, si inserisce in un contesto già definito: formalmente, Ferranti è già vice presidente, nominato dal neo eletto presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, come primo atto del suo mandato.

La mossa di Bandecchi sembra rispondere a una duplice strategia. 

Da un lato, mira a ridefinire gli equilibri del centrodestra locale, smantellandolo per poi ricostruirlo secondo una visione che guarda alle elezioni politiche del 2027. 

Dall’altro, cerca di garantire una base numerica minima per governare un ente che, almeno in questa fase iniziale, appare fragile, quasi un’anatra zoppa. La nomina di Ferranti diventa così un tassello cruciale in un gioco politico che si preannuncia complesso e ricco di incognite.

La vicenda apre interrogativi che tengono alta l’attenzione. 

Cosa deciderà Ferranti? 

Accetterà l’invito di Forza Italia o manterrà il ruolo di vice presidente? 

E se scegliesse di restare al fianco di Bandecchi, quali sarebbero le ripercussioni all’interno del suo partito? 

Non solo: il consiglio comunale di Terni, dove Bandecchi ha raccolto 22 preferenze per la sua elezione in Provincia, potrebbe diventare un ulteriore terreno di scontro. 

Si vocifera già di un possibile consigliere comunale (attualmente eletto anche in provincia) di Fratelli d’Italia, non del Comune di Terni, pronto a sostenere il neo presidente provinciale, una mossa che potrebbe generare un nuovo strappo nel centrodestra, simile a quello che sta vivendo Forza Italia.

Bandecchi, dal canto suo, non nasconde le sue ambizioni. 

L’obiettivo è chiaro: costruire un percorso che lo porti a un seggio parlamentare nel 2027. 

Ma questo progetto solleva altre domande. 

In caso di successo, chi perderebbe il posto nel collegio? 

E, guardando al Comune di Terni, chi potrebbe essere il suo successore come candidato? 

La scacchiera politica locale si anima di ipotesi e scenari, in un intreccio che qualcuno potrebbe liquidare come fantapolitica, ma che invece appare come un’analisi delle mosse di un protagonista determinato a lasciare il segno.

Il neo presidente della Provincia è una figura che divide. Scaltro, dal carattere deciso e sanguigno, ha conquistato consensi ma anche attirato critiche. 

Il suo percorso elettorale diretto è stato costellato di sconfitte, fatta eccezione per il 2023, eppure la recente vittoria in un’elezione indiretta sembra premiarne la capacità di leggere e sfruttare i punti deboli degli avversari. 

Ex soldato, si è circondato di persone che ne condividono la visione, trovando in un altro ex militare un consigliere strategico capace di dare nuova linfa al suo progetto politico. Ora, con due anni davanti a sé, Bandecchi dovrà trasformare le sue risorse in risultati concreti, fisici e mentali, per raggiungere quello che considera il suo traguardo finale.

I suoi avversari, finora incapaci (quasi tutti) di contrastarlo efficacemente, sono chiamati a una reazione. 

La partita è aperta, e il tempo dirà se sapranno finalmente battere un colpo o se il copione di questa storia continuerà a essere scritto da un solo regista.

Stefano Bandecchi con il suo consigliere Raffaello Federighi
Francesco Maria Ferranti