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Tarda ancora il varo della nuova giunta regionale: i nodi che la Proietti deve sciogliere

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giubileo

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L’impasse c’è ed è inutile negarlo. Quella che sembrava essere poco più di una formalità, sta diventando un nodo piuttosto difficile da sciogliere. E il varo della nuova giunta regionale turba ancora i pensieri della neo presidente Stefania Proietti.

Fare la scelta giusta nella composizione della giunta rappresenta il combustibile giusto per garantirsi anni di lavoro intenso ma fluido. Ma a che punto siamo, considerate tutte le difficoltà. La giunta, da subito, è stata impostata su uno schema ben preciso: due assessori più presidenza dell’aula al Partito democratico, un assessore a testa a Movimento 5 Stelle, lista civica Umbria Domani e Alleanza Verdi Sinistra più un tecnico di fiducia della presidente. Tutto semplice, almeno all’apparenza. Ma così non è.

I nodi, inutile girarci intorno, sono i ruoli da assegnare a Tommaso Bori del Pd e Thomas De Luca dei 5 Stelle.

Nel caso di Bori i motivi sono riconducibili a quella parte di Pd più moderata che non apprezzerebbe per il segretario regionale in carica un ruolo così pesante. Nel caso di De Luca le resistenze arrivano dal mondo imprenditoriale, in particolare quello legato alla gestione del ciclo dei rifiuti, ‘preoccupato’ dalla svolta green che l’ex consigliere regionale M5S ha in animo di varare.

E quindi come si esce da questo stallo? Le strade sono almeno tre, tutte plausibili ma tutte con rischi insiti. La prima, la più semplice e forse la più logica, è quella di Bori alla sanità e De Luca all’ambiente con delega piena. Con buona pace dei malpancisti.

La seconda, quella che potrebbe generare importanti fibrillazioni politiche è Bori alla guida dall’aula con De Luca con deleghe ridotte e sanità gestita per intero della presidenza. E qui i rischi sono tanti.

La terza, quella che forse metterebbe tutti d’accordo, è quella per cui il Partito democratico – e quindi Bori in quanto segretario – incassa tre assessori: Meloni, lui stesso alla sanità ma senza programmazione e De Rebotti. Poi De Luca all’ambiente, lo slot di Avs, un nome di fiducia della Proietti e Tagliaferri (Umbria Domani) a guidare l’assemblea di palazzo Cesaroni. Altre ipotesi al momento non sono in campo. Ma i giorni passano e il varo della prima giunta Proietti è sempre più atteso. Frustrare dall’inizio la volontà espressa dagli elettori che hanno espresso una indicazione netta in favore della coalizione guidata dalla Proietti è un monito che non si può ignorare.

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