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Tutti assolti per il presunto dissesto a Terni, riguardante i primi anni Duemila, quelli in cui la città era guidata dal sindaco Di Girolamo. La Corte dei Conti ha accolto il ricorso di Leopoldo Di Girolamo, ex sindaco di Terni, e Vittorio Piacenti D’Ubaldi, ex assessore con deleghe al bilancio, condannati a una pena pecuniaria pari a venti volte l’indennità di carica mensile lorda e dieci anni di interdizione dai pubblici uffici.
Respinto anche il ricorso della procure della Corte dei Conti dell’Umbria sulle assoluzioni, arrivate nell’ottobre del 2022, sugli altri ex assessori Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis. “Con la sentenza – spiega Francesco Filipponi, consigliere regionale e capogruppo comunale Pd – di definitiva assoluzione del sindaco Di Girolamo e della sua giunta, relativa al dissesto del Comune di Terni, si riscrive una pagina di storia amministrativa. Quegli amministratori hanno cercato di fare il loro meglio in una situazione di grandissima difficoltà, anche perché caratterizzata da continui esposti e denunce di chi nel centrodestra, cercava la scorciatoia giudiziaria. È soprattutto chiaro che hanno agito con onestà, trasparenza e correttezza amministrativa, da persone perbene quali sono, le quali hanno governato con correttezza, fermi restando gli errori che possono esserci stati, anche nella valutazione dell’attacco politico allora subito”.
“Ora che la dignità è stata restituita a persone che hanno pagato un prezzo ingiusto e immotivato – spiega il consigliere regionale Dem, Francesco Filipponi – il gruppo del Pd guarda al futuro di una nuova generazione che alle spalle non ha nulla di cui vergognarsi. A tutte le persone coinvolte va il ringraziamento per il lavoro svolto negli anni, con grande senso di responsabilità e l’affetto sincero per la chiusura di questa pagina”.