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Umbria Pride si tiene a Terni sabato 5 luglio: attese migliaia di persone

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Umbria Pride 2025 si tiene a Terni sabato 5 luglio. La parata finale partirà da piazzale della Rivoluzione Francese. Una manifestazione, come quelle in tutte le altre regioni d’Italia e, da ultimo, quella a Budapest, per chiedere diritti, uguaglianza, per dire ‘stop alle discriminazioni’, per chiedere di essere ascoltati e riconosciuti.

Il percorso Secondo il presidente di Omphalos Perugia e di Esedomani Terni, il 5 luglio sono attese «migliaia di persone». Dal capoluogo di Regione l’associazione Lgbtqia+ ha organizzato almeno quattro pullman per raggiungere Terni. Il corteo dell’Umbria Pride partirà da piazzale della Rivoluzione Francese per poi spostarsi lungo via della Bardesca, viale Brin, via Campofregoso, ponte Garibaldi, via Guglielmi, piazza Ridolfi, corso del Popolo, via Enrico Lattes. L’ondata arcobaleno raggiungerà il Baravai dove sono previsti gli interventi finali e alle 22 l’Umbria Pride party organizzato dall’associazione Esedomani e da Eternitè.

«Da quando abbiamo scelto di diventare ‘Umbria Pride’ abbandonando ‘Perugia Pride’ abbiamo maturato l’idea di portare la parata in tutta la regione, non solo a Perugia. Partiamo quindi da Terni e speriamo di poter raggiungere nei prossimi anni anche altre città – così Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos a Umbria24 -. La ragione principale è che il Pride ‘va’ dove c’è più bisogno. A Terni la comunità lgbtqia+ e il territorio associativo è in difficoltà e noi proviamo a dare il nostro piccolo contributo cercando di portare tante persone e facendo una manifestazione che prova a risvegliare le coscienze e l’attivismo».

Montali: «Terni città omofoba» «Siamo molto orgogliosi di organizzare il Pride a Terni – dichiara Luca Montali, presidente di Esedomani -. E’ importantissimo portare la parata nelle periferie, perché è proprio nelle periferie che la comunità Lgbtqia+ è sottoposta a maggiore stress e limitazioni. Diciamolo chiaro e tondo: Terni è una città profondamente omofoba, lo è diventata, prima non lo era. La comunità arcobaleno è costretta a nascondersi perché sennò ‘sono problemi’ a casa, a lavoro, con gli amici. La situazione è peggiorata negli ultimi 10 anni».