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Sono uscite 70 persone durante il 2024 dalla Comunità Incontro Onlus. Di queste 55 sono state uomini mentre 15 donne. Il giorno di Natale 20 ospiti sono tornati a casa dai loro cari. Il modello terapeutico adottato dalla Comunità Incontro Onlus prevede un percorso di recupero di almeno 30 mesi, ma alcuni ospiti per senso di appartenenza hanno deciso di prolungare il percorso fermandosi a Molino Silla addirittura fino a 40 mesi. Per tutti ad attenderli c’è un’opportunità professionale che consentirà loro di consolidare le proprie risorse personali anche attraverso il lavoro. Spesso molti ragazzi quando concludono il programma hanno infatti grandi difficoltà: vuoi per lo stigma, vuoi per il contesto sociale in cui vengono reinseriti. Trovarsi anche senza un lavoro sarebbe per loro una ulteriore penalizzazione.
Ogni storia è particolare, ma quello che oggi colpisce particolarmente gli operatori sono le devastanti conseguenze delle dipendenze per i giovanissimi e per i pazienti cronici. A seguirli nella struttura di Amelia, che è accreditata presso il Servizio Sanitario Nazionale, è impegnata un’equipe multidisciplinare formata da 80 persone, di cui 25 psicologi, 6 psichiatri, 3 medici, 10 infermieri e operatori ed educatori a vario titolo. La Comunità Incontro Onlus, inoltre, può contare su una decina di gruppi d’appoggio in Italia e centri in Slovenia, Spagna, Thailandia, Bolivia e Costa Rica. Contestualmente ai ragazzi di Molino Silla usciranno infatti anche gli ospiti nelle strutture presenti in Costa Rica e Bolivia.
Quella di Molino Silla, casa madre della Comunità, è una realtà che si è ampliata ed articolata nel tempo per dare risposte mirate a problematiche sempre più complesse e a breve potrà offrire una rinnovata capacità di accoglienza grazie alla realizzazione di 11 nuovi moduli destinati all’accoglienza di minori e giovani adulti tossicodipendenti per la loro riabilitazione, che offriranno fino a 50 nuovi posti.