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Il nuovo DUP del Comune di Terni: si punta ai 300.000 residenti in provincia

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Il DUP, Documento Unico di Programmazione, elaborato dal Comune di Terni per il triennio 2025/2027 mantiene sostanzialmente invariati gli indirizzi strategici dell’Amministrazione Bandecchi.

Il documento integra gli obiettivi operativi con quelli dell’Agenda 2030, promuovendo la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile e la collaborazione tra vari attori del territorio.

La Pianificazione integrata è uno strumento importante di coordinamento tra le diverse politiche urbane complesse, come la rigenerazione delle periferie, il Quadro Strategico di Valorizzazione per il centro storico e la valorizzazione del patrimonio culturale. Il tutto mira a creare un centro città attrattivo e vivibile, con un focus su decoro, accessibilità, sicurezza e sostenibilità ambientale, rafforzato dalla collaborazione pubblico-privato.

Gli ostacoli alla crescita sono però dati da circostanze oggettive: sono gli indici demografici a destare particolare preoccupazione. In particolare, il quoziente di natalità, il tasso di fecondità e quello di solitudine sono tra i peggiori d’Italia, segno inequivocabile di un popolazione che procede inesorabilmente verso un progressivo invecchiamento.

Nota positiva a margine di ciò, il numero di persone che a Terni hanno superato i 100 anni di età è cresciuto in cinque anni, passando da 28 a 40 nella sola città, 88 se si considera tutta la provincia.

La popolazione di Terni quindi sta rapidamente invecchiando, con un numero crescente di anziani e ultra centenari, mentre diminuiscono i bambini, le donne in età feconda e la popolazione attiva; la famiglia tipo ternana diventa sempre più multietnica e con famiglie di dimensioni e tipologie diverse.

La popolazione totale residente in città è ormai in calo da quindici anni, anche al netto dei flussi
migratori, che a Terni mostrano un incremento delle provenienze da Africa e Asia, mentre diminuiscono quelli dall’Europa dell’Est, che restano comunque la comunità straniera più numerosa: un terzo degli stranieri residenti a Terni, infatti, è di nazionalità romena.

Cosa si propone di fare l’amministrazione per affrontare le conseguenze future di questo scenario?

L’obiettivo è avviare una nuova fase di sviluppo economico e culturale per restituire a Terni una crescita sostenibile, migliorando la città per le generazioni future e finanziando progetti innovativi.

Le ambizioni dell’amministrazione possono essere condensate in alcuni punti cardine:

● favorire la transizione da città industriale a turistica e culturale.

● Raggiungere 300.000 residenti in provincia entro dieci anni, con un riequilibrio territoriale che
includa il territorio spoletino.

● Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e implementazione di forme di turismo integrato,
anche di ambito religioso.

Questo pacchetto di proposte di interventi è sostanzialmente quello con cui Stefano Bandecchi si
presentò alle elezioni e vinse la sfida.

Vedremo se nel corso del prossimo triennio le buone intenzioni potranno trasformarsi in iniziative concrete.

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