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Attualità

Domenica delle Palme, dal vescovo Soddu l’invito rivolto ai giovani

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Con la solenne celebrazione della Domenica delle Palme, la comunità diocesana ha dato ufficialmente inizio alle liturgie della Settimana Santa, rievocando l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Domenica, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto il rito sul sagrato della chiesa di Santa Croce, benedicendo i rami d’ulivo e guidando la processione verso la Cattedrale.

Un lungo corteo di fedeli – tra cui numerosi bambini e ragazzi delle parrocchie della Cattedrale, di Santa Croce e di San Salvatore, accompagnati dalle loro famiglie – ha sfilato con i rami benedetti in mano, in un’atmosfera di gioiosa partecipazione. Giunti in Cattedrale, la liturgia è proseguita con la lettura della Passione di Cristo, tratta dal Vangelo di Luca, e con la celebrazione eucaristica.

Durante l’omelia, il vescovo Soddu ha ricordato il significato profondo della Pasqua, definendola «il segno di una vita nuova per noi e per tutto il mondo», sottolineando come solo attraverso la partecipazione al mistero della Croce si possa giungere alla risurrezione e alla vita eterna.

Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani presenti, ai quali il vescovo ha rivolto un accorato appello: «Gesù si è fatto obbediente fino alla morte di croce: anche noi dobbiamo seguire questo cammino per non smarrire il senso della vita. La disobbedienza a Dio porta al fallimento». Ha poi invitato i ragazzi a leggere e conoscere la Parola di Dio, per aprirsi all’incontro personale con Cristo.

Il vescovo ha concluso esortando i fedeli a vivere intensamente la Settimana Santa come occasione di rinnovamento: «Senza il grande gesto d’amore di Gesù, non potremmo fare nulla. In questo tempo siamo chiamati a distinguere tra il bene e il male, tra ciò che dà vita e ciò che la distrugge. Gesù, che ha dato la sua vita per noi, non rimane nella morte, ma è il Vivente, l’unico Salvatore. Siamo chiamati a diventare germi viventi di questa luce nuova che dalla risurrezione si irradia nel mondo, a partire da chi ci sta accanto».