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Politica

Umbria protagonista nell’attuazione della riforma sulla disabilità

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Ha visto un’enorme partecipazione l’incontro voluto dalla presidente della Regione Stefania Proietti per condividere, con federazioni, associazioni, stakeholders e famiglie, il modello di governance che la Regione intende adottare per gestire la sperimentazione della legge di riforma che darà il via al ‘progetto di vita’ per ogni persona con disabilità.

Per la prima volta, la riunione è stata presieduta dalla Presidente Proietti, che ha voluto istituire e mantenere per sé la delega per la promozione e l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità.

L’incontro, al quale hanno partecipato moltissime associazioni, federazioni, rappresentati politici, amministrativi, delle zone sociali, enti e stakeholders del settore, ha rappresentato un momento di confronto positivo e concreto organizzato per condividere, prima dell’approvazione da parte della Giunta, le linee di indirizzo della Regione sulla riforma della disabilità e la sua sperimentazione che secondo i dettami del dlgs 62/2024 dovrà essere effettuata nella sola provincia di Perugia.

Presenti anche la vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Bianca Maria Tagliaferri; il presidente della commissione salute sanità dell’assemblea legislativa Luca Simonetti, il direttore provinciale dell’INPS di Perugia Stefano Lo Re, l’assessore regionale Francesco De Rebotti; l’avvocato Massimo Rolla, Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, i rappresentanti del sindacati e Federico Gori, presidente Anci Umbria.

Il d.lgs del 3 maggio 2024, n. 62 avente ad oggetto ‘Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato’ è una vera e propria riforma volta ad assicurare alla persona con disabilità un progetto di vita – ha dichiarato la Presidente Proietti – per promuovere e attuare tutti i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, per attivare i tutti i sostegni utili al pieno esercizio delle libertà nei vari contesti di vita, dalla scuola al lavoro, dal tempo libero all’impegno pubblico,  per una piena realizzazione in cui il servizio pubblico sia supporto e sostegno e non appesantimento burocratico. Il decreto prevede una procedura di sperimentazione a decorrere dal 2025 (già prorogata fino al 31 dicembre 2026 viste le complessità che si sono riscontrate).
Perugia rientra tra le nove Province italiane coinvolte nella fase di sperimentazione nazionale, facendo del capoluogo umbro un vero e proprio laboratorio per il modello di inclusione sociale rappresentando una sorta di laboratorio che darà vita a un percorso sinergico finalizzato a creare un modello –
ha detto la Presidente-. Noi come Regione abbiamo iniziato il percorso, ma dal primo momento abbiamo chiesto l’inserimento anche della provincia di Terni nella fase di sperimentazione in quanto vogliamo procedere nella maniera più unitaria possibile. Non essendo possibile in termini di legge nazionale, comunque perseguiremo un modello unitario tra Perugia e Terni, estendendo la fase di formazione anche a tutta la provincia ternana.
Allo stesso tempo vogliamo utilizzare un metodo che sia il più possibile partecipativo di vera e propria co-programmazione e co-progettazione con tutti gli attori coinvolti,  su primis le persone con disabilità e le loro famiglie, associazioni e federazioni, in attuazione del principio “nulla su di noi senza di noi”
.

L’obiettivo è chiaro: lavoriamo, anche attraverso questi appuntamenti di partecipazione finalizzati allo scambio di idee e proposte, per creare un sistema di servizi e supporti che risponda alle esigenze individuali – ha sottolineato la Presidente – promuovendo una vita piena e indipendente. Questo incontro è uno dei passaggi fondamentali dove rafforzare il dialogo continuo e la collaborazione stretta tra tutti gli attori coinvolti per garantire che la riforma della disabilità si traduca in un miglioramento tangibile della qualità della vita delle persone con disabilità. Oltre a questi momenti di partecipazione sarà immediatamente ricostituito l’Osservatorio sulla disabilità ed è attivo il Tavolo di coordinamento e partecipazione per le politiche della disabilità nel quale sarà aggiunto un apposito gruppo di lavoro specifico sulla riforma.

L’Umbria – ha concluso la Presidente – è pronta ad avviare un percorso innovativo e inclusivo. Vogliamo essere modello e faremo in modo che l’intera regione sia coinvolta, affinché possiamo percorrere questo cammino insieme. Un cammino che, pur essendo regolato da una norma nazionale, cerca di avvicinarsi agli obiettivi che tutti noi desideriamo. Quando parliamo di ‘progetto di vita’, facciamo riferimento a progetti concreti, come quello per la vita indipendente. Ecco perché siamo qui, prima di tradurla in una delibera di Giunta, vogliamo confrontarci e raccogliere tutte le idee.