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Attualità

Umbria, il settore della pasticceria soffre la mancanza di manodopera

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Anche in Umbria il settore la tradizione artigianale della pasticceria continua a essere
protagonista della Pasqua, tra la qualità dei prodotti e la ricchezza del patrimonio agroalimentare.

Secondo l’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, l’Umbria conta ben 514 imprese attive nel settore dolciario artigianale.

Tuttavia, anche l’Umbria non è esonerata dalla difficoltà di trovare manodopera qualificata.

Il 63,2% delle nuove assunzioni di pasticceri, panettieri e gelatai artigianali è considerato di
difficile reperimento, un dato superiore alla media nazionale, parliamo del 58,7%, e tra i più alti a livello italiano.

Un vero e proprio segnale d’allarme che comporta il rischio di compromettere la trasmissione del saper fare artigiano, un pilastro dell’identità produttiva della nostra regione.

Davanti le tensioni sui costi delle materie prime come burro, cacao e caffè, i pasticceri
umbri stanno dimostrando una straordinaria capacità di tenere sotto controllo l’inflazione
sui prezzi finali, garantendo prodotti di qualità e limitando l’impatto dell’inflazione sui
consumatori.

È, di conseguenza, urgente investire sulla formazione professionale e incentivare l’ingresso dei giovani nelle professioni artigianali per sostenere un comparto che rappresenta una risorsa economica, culturale e turistica della regione e che contribuisce in modo rilevante all’identità umbra, così come conosciuta in Italia e nel mondo.