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Ternana Women, Bandecchi potrebbe essere costretto a cedere la società

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Novità in arrivo per la Ternana Women, che ha appena conquistato la serie A. Le novità riguardano l’assetto societario e, in particolare, la possibilità che la proprietà della Ternana Women possa passare di mano. Una notizia in fondo non inaspettata, considerato che l’attuale proprietà della Ternana è di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e presidente della Provincia e che la Ternana Women è, di fatto, la proprietaria dei terreni dove dovrebbe sorgere la clinica privata, legata al progetto del nuovo stadio Libero Liberati. Ma nel passaggio di proprietà ci sono anche altri aspetti da prendere in considerazione.
L’assetto societario. A dare la notizia di questi movimento societari è lo stesso Stefano Bandecchi, nella sua veste di sindaco di Terni e patron di Unicusano. Spieghiamo meglio gli aspetti legati al passaggio di proprietà della Ternana Women. Il motivo è semplice: salendo in serie A, la Ternana Women cambia lo status federale da società dilettantistica a professionistica e questo potrebbe rendere impossibile a Bandecchi – in quanto proprietario di Unicusano -mantenere la proprietà del club.
Le ragioni. La prima è che si tratta della squadra della città di cui è sindaco e la seconda è che ancora in corso l’inchiesta relativa ad Unicusano ed alla presunta evasione fiscale da parte della Guardia di Finanza. Ma andiamo a leggere cosa ha detto Bandecchi: “La Guardia di Finanza mi rompeva i c…. con la Ternana maschile, ora anche con la Femminile, visto che diventeranno professioniste – ha detto – sono tre giorni che parlo con i miei avvocati per capire cosa devo fare. Ma se non decidono… Ho speso ad oggi 5 milioni e mezzo, ora che devo fare? Che gli dico a queste ragazze? La devo regalare a qualcuno? Meglio scappare in Guatemala…”
Questione stadio. Bandecchi potrebbe addirittura ritrovarsi la Ternana Women costretta a giocare al Liberati. Lo stadio di Narni, dove la Ternana Women ha giocato il suo campionato, non è a norma per la serie A femminile e non ci sono garanzie sul fatto che la Divisione Calcio Femminile conceda l’agibilità alla società di calcio femminile per la serie A. E se il “Moreno Gubbiotti” di Narni non dovesse ottenere l’agibilità, potrebbero sorgere problemi in quanto la squadra femminile di calcio si troverebbe a dovere giocare – per assenza di altri campi idoeni in provincia – al Liberati. Ma in questo caso sorgerebbe il problema dell’incompatibilità fra la carica di sindaco e l’utilizzo di un bene comunale.
Il nodo Unicusano. Ma al di là della questione campo è proprio l’inchiesta Unicusano, con l’impossibilità di usare fondi dell’ateneo per finalità diverse da quelle accademiche che potrebbe rimettere tutto in discussione. A meno appunto di una cessione, ma a soggetti completamente estranei al Bandecchi imprenditore. Un’operazione che – essendo la Ternana Women ora una società professionistica – ha costi molto simili a quelli di un club maschile almeno di serie B.