This post has already been read 11 times!
L’incubo delle polveri sottili torna a farsi sentire nella conca ternana. Il 2024 si è infatti chiuso con quattro giorni di sforamenti dei livelli di PM10, e anche il nuovo anno non sembra aver migliorato la situazione, anche a causa dei fuochi d’artificio di Capodanno che, come previsto, hanno peggiorato ulteriormente la qualità dell’aria.
Dal 28 al 31 dicembre, le cinque centraline di monitoraggio dell’Arpa (a Borgo Rivo, via Carrara, Le Grazie, Pisciano e Maratta) hanno segnalato concentrazioni di PM10 oltre i limiti. Le condizioni climatiche, con cielo sereno e nebbie, hanno contribuito all’aumento dello smog, e i botti di Capodanno hanno aggravato la situazione come al solito. Questo periodo dell’anno, purtroppo, si conferma il più critico per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.
La centralina di Borgo Rivo ha registrato, il 1° gennaio, una concentrazione di 113 microgrammi di PM10 per metro cubo, cioè più del doppio oltre il limite di 50 microgrammi. Valori simili nella centralina presso Le Grazie, che è anche risultata la stazione con il maggior numero di sforamenti nel 2024 insieme alla centralina di Maratta: si tratta delle due stazioni di rilevazione che più spesso sforano i limiti in tutta l’Umbria.
Se guardiamo ai dati degli anni passati, il trend sembra migliorare, come certificato anche dall’Arpa.
Ora, la domanda è se, alla luce dei recenti sforamenti del 2024, sarà necessario adottare nuovamente misure analoghe a quelle adottate in passato. Per il momento, l’amministrazione comunale ha dichiarato l’intenzione di monitorare costantemente la qualità dell’aria e ha indicato che, in caso di nuovi sforamenti, le limitazioni potrebbero essere reintrodotte.