Cronaca
Lupa uccisa da un cappio d’acciaio in Valserra

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È morta strangolata da un cappio d’acciaio, in mezzo ai boschi di Giuncano, in Valserra, una lupa adulta e in buona salute. A trovarla in quelle condizioni sono stati i carabinieri forestali di Terni, allertati da una segnalazione. L’animale, ormai in decomposizione e con una profonda ferita al collo, sarebbe rimasto intrappolato per giorni, patendo un’agonia terribile. Secondo le prime ricostruzioni, il cappio potrebbe essere stato posizionato per catturare cinghiali o lupi, considerati da molti allevatori una minaccia costante per pecore, capre, puledri e vitelli. Ma la trappola si è trasformata in uno strumento di morte, portando ora all’apertura di un fascicolo per uccisione di specie protetta.
Dietro questa vicenda emerge una questione che divide il territorio: la necessità di salvaguardare la fauna selvatica – lupo compreso – e, allo stesso tempo, il bisogno di proteggere l’attività pastorale, sempre più esposta agli attacchi dei predatori. È un equilibrio delicato, che oggi appare sempre più difficile da gestire, stante anche il significativo aumento di esemplari di lupo, animale fino a qualche tempo fa considerato a rischio estinzione ma che oggi ha ripopolato abbondantemente le montagne appenniniche. E in mancanza di soluzioni concrete, a pagarne il prezzo sono tanto gli animali selvatici quanto chi vive di allevamento.