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Accordo di programma per Ast, il sindaco Bandecchi ad Arvedi: “Venga a firmare”

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palazzo spada

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Su un punto sembrano essere tutti d’accordo: bisogna accorciare i tempi per giungere quanto prima alla firma dell’accordo di programma per Acciai speciali Terni. Su modalità e contenuti dell’intesa, però, Regione Umbria e Comune di Terni hanno versioni differenti: per il neo-assessore regionale allo sviluppo economico, Francesco De Rebotti, è «il fattore dei costi energetici a frenare la firma», mentre per il sindaco Stefano Bandecchi il tema energetico non è dentro all’accordo di programma, che in realtà «è già stato raggiunto ed è stato fatto solo per un motivo: il disinquinamento della città».

Queste in sintesi le posizioni emerse durante la seduta della III commissione consiliare di palazzo Spada, convocata venerdì mattina per ascoltare proprio De Rebotti, alla sua prima uscita ‘in esterna’ sul territorio dopo l’insediamento a palazzo Donini.

Il tema – ha detto De Rebottiè quello della firma dell’accordo e della messa a terra degli investimenti da parte di Ast, che in parte ha già iniziato a muoversi. Rimane ad oggi un problema più volte sollecitato dall’azienda che è quello dei costi energetici, il fattore che frena la firma dell’accordo. Lo sforzo da fare è nella direzione di mantenere l’area a caldo, quella più sensibile ai costi energetici”. «Sposo in pieno le sue parole – ha detto Bandecchi ma dobbiamo uscire da qui con una situazione vera. Non perda tempo assessore a studiare un dossier, perché tutto era già stato fatto dalla Regione. L’accordo di programma è già stato raggiunto ed è stato fatto solo per un motivo: il disinquinamento della città. Si è conclusa un’operazione al ministero che riguarda il settore ecologico. Non è un accordo industriale produttivo che può riguardare l’investimento energetico». In pratica gli unici soldi messi finora a disposizione sarebbero quelli del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, per la realizzazione della centrale a idrogeno che dovrebbe permettere l’abbattimento della Co2. «Noi, Comune e Regione, oggi non possiamo fare niente se non dire all’Ast che i ternani non vogliono più respirare questa aria. L’accordo ad ottobre era stato raggiunto e doveva essere firmato. Io dissi al ministro Urso che non è possibile aiutare un’azienda e non le altre. Io chiedo a lei assessore di impegnarsi con me a pretendere che Arvedi si presenti a firmare l’accordo. Arvedi a Cremona non ha chiesto sconti».

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