Economia
Umbria, meno imprese ma più forti: crescono dipendenti e solidità aziendale
This post has already been read 238 times!
In Umbria le imprese diventano meno numerose, ma più solide, strutturate e capaci di creare occupazione. È la sintesi che emerge da un report della Camera di Commercio sul sistema produttivo regionale, considerato complessivamente in accelerazione tra il 2019 e il ‘25. In pratica, ci sono circa duemila aziende attive in meno rispetto a sei anni fa, ma quelle rimaste crescono, sia nel numero di dipendenti, sia negli investimenti che nella competitività.
La dimensione media delle imprese umbre, inoltre, è salita da 3,5 a 3,7 addetti per azienda in sei anni, facendo così riscontrare un ritmo di crescita superiore a quello del Centro Italia e della media nazionale. Da specificare, tuttavia, che in valori assoluti l’Umbria resta sotto i livelli medi, ma accorcia le distanze grazie a un passo più sostenuto.
Un altro dato interessante riguarda la qualità del lavoro: tra il 2019 e il 2025 i dipendenti “non familiari” – quindi con contratto regolare – sono aumentati più della media nazionale. Questo dato viene generalmente interpretato come un passo in avanti in termini di efficienza e professionalità delle imprese.
Secondo Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, dietro questo cambiamento ci sono investimenti in formazione, innovazione, digitalizzazione e l’uso mirato dei fondi europei, specialmente in vista della doppia transizione, digitale ed ecologica, che attende le imprese dei nostri giorni.
Insomma, l’Umbria sta lentamente cambiando pelle: meno frammentazione, più stabilità, più capacità di innovare, minor ricorso alle imprese di famiglia, tutti segnali considerati positivi per la competitività della regione.


