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Attualità

Il 13 giugno 1944 la Liberazione di Terni

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Il 13 giugno 1944 a Terni finalmente finiva la guerra. Le truppe inglesi, per prime, varcano le porte di una città devastata e sfollata, lacerata da dieci mesi di bombardamenti che ne distruggono il tessuto urbano e uccidono migliaia di persone.
Nelle settimane precedenti, mentre le bombe anglo-americane devastano la città e le sue vie di comunicazione, risparmiando comunque le fabbriche in vista di un loro riutilizzo immediato a guerra finita, i nazisti in ritirata provvedono a distruggere le centrali elettriche e a trafugare dei macchinari industriali, una parte dei quali fu recuperata a guerra finita. Nel frattempo, dopo i primi bombardamenti sanguinosti, la città si sfolla e gli abitanti si danno alla diaspora nelle montagne circostanti. Una parte di essi si unisce alla guerra di liberazione costituendo la brigata partigiana Gramsci, che si renderà protagonista di atti eroici a difesa della città.
Le acciaierie restano oggetto di attenzione da parte di entrambi i fronti e i due comitati direttivi che la guidano, uno con sede a Roma a contatto con il comando alleato, un altro con sede a Genova in contatto con le autorità della Repubblica Sociale, tentano entrambi di salvare impianti e produzione, e il loro operato congiunto consentirà infine alla fabbrica di riaccendersi miracolosamente già nell’agosto del 1944, solo poche settimane dopo la liberazione della città.

La lapide posta a ricordo di questi eventi recita:

Il 13 giugno 1944 le fuggenti orde nazi fasciste abbandonavano Terni. Entravano nella città martoriata le prime formazioni partigiane. L’ultimo sangue generoso di martiri nostri arrossava le spallette di Ponte Garibaldi. Questo marmo scolpito nel decennale della Liberazione ricorda le ore dell’eroismo e del sacrificio perché non sia spenta la fiamma miracolosa della Resistenza e la presenza vigile dei morti gloriosi insegni che libertà, pace e progresso sociale sono indissolubilmente legati all’unità morale delle forze vive della patria.

Buona liberazione a tutti i ternani e viva la libertà.