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FIM CISL: CONIUGARE LAVORO SOSTENIBILE SALUTE E AMBIENTE

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In attesa della firma dell’Accordo di programma, mercoledì 5 marzo si è svolto in Prefettura l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali metalmeccaniche per cercare di fare chiarezza relativamente alle questioni ambientali di Acciai Speciali Terni Arvedi.
Grazie alla sensibilità mostrata dal prefetto Antonietta Orlando è stato possibile riunire attorno ad un tavolo tutti gli attori interessati: azienda, organizzazioni sindacali, comune di Terni, regione dell’Umbria, Arpa, Usl 2, vigili del fuoco.
Ne è scaturito un incontro proficuo durante il quale è emerso all’unisono un concetto chiaro: a tutti gli attori sta a cuore la tutela della salute e sicurezza di lavoratori e cittadini e dell’ambiente del ternano.
Come Cisl di Terni e Fim Cisl Umbria siamo arrivati ad una conclusione: mai come adesso c’è bisogno di una sorta di Mesop 2.0.
Per traghettare la Fabbrica verso la sostenibilità ambientale economica e sociale è necessario che tutti gli attori collaborino all’insegna della partecipazione affinché si possa coniugare la produzione di acciaio con il benessere delle persone e dell’ambiente.
Entrando nello specifico è stato appurato che al momento non esiste una problematica nickel, quanto piuttosto una tematica.
In modo particolare l’Arpa ha sottolineato come nella postazione di rilevamento Terni-Prisciano l’alto valore del nickel sia legato alla vicinanza del parco scorie dell’acciaieria, vicinanza che influenza molto la deposizione in questa parte della città rispetto alle altre dove il fenomeno risulta essere più marginale.
I valori di nickel risulterebbero superiori rispetto ad un limite soglia che entrerà in vigore nel 2030. Sotto questo punto di vista, Acciai speciali Terni ha dichiarato che nell’ambito del piano di investimenti attualmente programmato, si sta lavorando per contenere il nickel in vista di questa scadenza in modo da arrivare preparati per l’applicazione della nuova direttiva, con investimenti ulteriori e per essere pronti già nel 2026.
Sempre relativamente al fenomeno della polverosità, l’azienda ha confermato la messa in opera dell’impianto di raffreddamento scorie al chiuso, ricordando l’accordo raggiunto con il comune di Terni per la gestione della discarica.
La Regione Umbria ha illustrato il progetto Neoconca che vede la partecipazione anche dell’Università degli studi di Perugia a cui è stato assegnato l’avvio di uno studio epidemiologico degli impatti sanitari degli inquinanti storici ed emergenti sulla popolazione residente nel sito SIN di Papigno, studio utile nella ricerca al
risanamento dell’inquinamento atmosferico e ambientale nella Conca ternana.
L’iniziativa, che ha la regione Veneto come capofila del progetto, vede tra gli altri collaborare le Aziende Sanitarie Locali Umbria 1 e Umbria 2, l’ARPA Umbria e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marcheti”, nonché del Sistema Regionale Prevenzione Salute che raccoglie tutti i soggetti coinvolti. Il coordinamento è affidato al Servizio regionale di Prevenzione.
Il Sindaco di Terni ha annunciato, l’intenzione di richiedere ulteriori analisi su ortaggi, alberi da frutto, per conoscere l’eventuale impatto che le polveri o anche altri agenti inquinanti possano avere sul cibo e di conseguenza sulla salute dei cittadini.
Al tempo stesso ha chiesto, a prescindere dalle visite mediche periodiche a cui si sottopongono i lavoratori, ulteriori controlli.
L’Usl 2 su questo argomento è stata categorica sull’opportunità di mettere a rete tutti i soggetti interessati.
Cisl di Terni e Fim Cisl Umbria nelle persone del segretario regionale della Cisl Umbria, Riccardo Marelli, del segretario generale Fim Umbria Simone Liti e del Coordinatore Fim di Acciai speciali Terni Emiliano Petralla, ritengono che l’incontro sia stato importante e pur nella consapevolezza di trovarsi di fronte ad una grande Fabbrica, l’incontro ha confermato la centralità dell’azienda sulle vicissitudini della città di Terni.
Sul solco di quanto più volte affermato, Cisl e Fim Cisl dopo aver ribadito la necessità di un lavoro sicuro e dignitoso hanno confermato la volontà di mettersi a disposizione plaudendo alla decisione del Prefetto di rendere il tavolo operativo.
Inoltre se da una parte riteniamo lo strumento del Protocollo sottoscritto nel 2008 ancora valido seppur da aggiornare, dall’altra rilancia la disponibilità ad essere protagonista insieme ai lavoratori di un nuovo Mesop 2.0 consentendo alla città di Terni e ad Ast Arvedi di trasformarsi in un laboratorio di riferimento europeo per quanto riguarda le migliori best practice.
Insomma coniugare lavoro sostenibile salute e ambiente è la sfida che attende la città.
Insieme agli attori interessati.
Tutti.