AM TG
Due ecografi palmari donati all’ospedale di Spoleto

This post has already been read 1277 times!
Ennesima importante donazione dell’associazione di promozione sociale “Giovanni Parenzi”, guidata dal presidente Piero Meduri, alle strutture sanitarie dell’Azienda Usl Umbria 2. I rappresentanti dell’associazione, da molti anni attivi e in prima linea per supportare le attività ospedaliere e del distretto sociosanitario di Spoleto in favore della cittadinanza, hanno consegnato due ecografi palmari wirless di ultima generazione, modello Cerbero 4.0 – B-Matrixsound Atl, strumenti diagnostici utili a garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio.
Alla cerimonia di consegna, per la Usl Umbria 2, erano presenti il direttore generale Piero Carsili, la direttrice dell’ospedale di Spoleto Letizia Damiani, la direttrice del distretto di Spoleto Simonetta Antinarelli, la direttrice del Pronto soccorso Chiara Busti insieme ad alcuni professionisti della salute che hanno accolto il presidente Piero Meduri ed i volontari della onlus.
La funzionalità. “La compattezza e la facilità di trasporto – ha spiegato la direttrice del ‘San Matteo’ Letizia Damiani che ha sottolineato la grande utilità di questo strumento per il lavoro dei sanitari – permette di utilizzare l’ecografo Wi-Fi in qualsiasi luogo, consentendo al personale medico di fare una diagnosi bed side, visite domiciliari ed in ambulatorio. I vantaggi nell’uso di questo dispositivo medico – ha aggiunto – sono molteplici sia nell’utilizzo ospedaliero che territoriale”.
Un ecografo è stato donato dall’associazione “Giovanni Parenzi” alla Sc del Pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto, mentre l’altro strumento al servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) dei centri di salute del distretto di Spoleto. “In Pronto doccorso – ha sottolineato la direttrice Chiara Busti – avere a disposizione un ecografo senza fili e di ridotte dimensioni rende agevole un utilizzo senza impedimenti e in tempi più brevi anche durante la fase extra-ospedaliera del soccorso”.