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Connessioni satellitari: l’Umbria potrebbe fare da modello nazionale

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umbria starlink

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L’Umbria è una regione dal territorio montuoso e collinare che affronta da tempo gravi difficoltà nell’accesso a connessioni internet ad alta velocità, soprattutto nelle aree più interne o isolate e meno densamente popolate.

La conformazione geografica della regione, caratterizzata da piccoli borghi e zone difficilmente raggiungibili, rende particolarmente complesso e costoso l’adeguamento delle infrastrutture tradizionali a partire dalla fibra ottica.

Queste tecnologie, infatti, incontrano ostacoli dovuti alla natura del terreno, che impedisce la posa di cavi o l’installazione di antenne in modo efficiente e capillare. Di conseguenza, molte località umbre restano escluse dai benefici di una rete internet veloce, limitando lo sviluppo economico e sociale delle zone rurali e contribuendo allo spopolamento dei borghi.

Una possibile soluzione a questo problema arriva dalle tecnologie satellitari, come quelle offerte da Starlink di SpaceX, questi giorni agli onori delle cronache. Starlink è in effetti bene in grado di fornire una connessione internet stabile e ad alta velocità, utilizzando una rete di satelliti in orbita bassa. Questa soluzione si presenterebbe particolarmente adatta per l’Umbria, dove le difficoltà di copertura con le tecnologie terrestri sono evidenti. Grazie a queste connessioni satellitari, le aree interne della regione potrebbero finalmente accedere alla banda ultralarga, superando le barriere fisiche del territorio e favorendo la digitalizzazione. La presenza di una connessione stabile consentirebbe ai residenti di usufruire di servizi essenziali come sanità e istruzione a distanza, ma anche di attrarre nuove attività economiche, come il turismo digitale o le imprese in modalità smart working. In considerazione di ciò, l’Umbria avrebbe l’opportunità di diventare un modello di riferimento per l’implementazione della banda ultralarga, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il PNRR, infatti, prevede la copertura totale del territorio nazionale con la banda ultralarga entro il 2026, ma le zone difficili da raggiungere potrebbero restare escluse. In questo contesto, l’Umbria può integrarsi con le tecnologie satellitari per garantire una copertura omogenea su tutto il suo territorio, rappresentando un esempio di come unire soluzioni innovative e tecnologie tradizionali per risolvere le sfide della connettività nelle aree rurali, rendendo l’Umbria una sorta di laboratorio di innovazione, replicabile anche in altre regioni con caratteristiche analoghe.

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