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A quanto pare, il Comune di Terni non avrebbe a disposizione un’assicurazione per risarcire i danni provocati dagli incidenti che dovessero capitare ai cittadini a causa dell’incuria negli allestimenti pubblici, tipicamente per causa di buche e sconnessioni del manto stradale.
La faccenda non riguarda, evidentemente, solo gli autoveicoli che si dovessero imbattere in una delle settantamila buche, tante ne sarebbero state censite, presenti nelle strade del comprensorio cittadino. La stessa cosa, infatti, capita anche ai pedoni che camminano nei marciapiedi.
È capitato quindi che una signora, nel corso del 2023, caduta a causa di una «sconnessione» sul marciapiede in città, avesse dato mandato al proprio avvocato di richiedere un risarcimento per i danni causati dall’incidente.
La questione recentemente si è conclusa con un accordo bonario, dopo che il danno è stato quantificato in 4.000 euro, offerti dal Comune per chiudere definitivamente la controversia, al fine di evitare un lungo processo legale, che sarebbe probabilmente sfociato in un esito sfavorevole per l’ente. Non solo le problematiche legate alle buche e ai dissesti stradali quindi, ma anche i marciapiedi diventano fonte di contenzioso per il Comune di Terni.
Forse bisognerà mettere in preventivo un sistema assicurativo che possa evitare al Comune di dover sborsare continuamente per risarcire i danni causati dall’incuria delle vie di comunicazione, e magari, al contempo, provvedere alla progressiva sistemazione dei problemi conclamati, magari ricorrendo alla mitica macchina-tappabuche.
A proposito, funzionerà anche sui marciapiedi?
