Cronaca
Che cosa accade all’ex palazzo comunale di Collescipoli?

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L’interrogazione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia (FDI) solleva una serie di questioni cruciali riguardanti la gestione e la futura destinazione del Palazzo Comunale di Collescipoli, un bene storico e simbolo identitario del borgo e del territorio di Terni. Di seguito vengono sintetizzati i punti chiave e le richieste specifiche rivolte al Sindaco e all’Assessore competente:
Premesse
- Valore storico e culturale: Il Palazzo Comunale di Collescipoli è un patrimonio artistico e storico di grande rilievo, contenente affreschi, mobili antichi, graffiti medievali, stemmi gentilizi, altorilievi ottocenteschi e un orologio antico.
- Restauro: Il palazzo è stato restaurato con un investimento di 900.000 euro, fondi ottenuti dalla giunta Ciaurro per il terremoto.
- Funzioni pubbliche: Attualmente ospita la sede distaccata dei vigili urbani, l’archivio storico, la Pro Loco (che paga un canone) e l’unica sala riunioni pubblica del territorio.
- Avviso pubblico esplorativo: Il palazzo è stato inserito in un avviso pubblico per la concessione di valorizzazione a fini turistico-alberghieri, nonostante sia interamente occupato da funzioni pubbliche.
- Mancata informazione alla popolazione: La comunità locale non è stata adeguatamente informata o coinvolta nelle decisioni della giunta.
- Fondi pubblici: Il concessionario utilizzerà fondi pubblici (bando Sviluppumbria) senza investire risorse proprie, nonostante le esigenze di manutenzione siano limitate (30.000 euro).
Domande specifiche
- Manutenzione: Quali opere di manutenzione sarà obbligato a fare il concessionario e quali cifre sono previste?
- Adeguamento strutturale: Come si intende adeguare la struttura a fini ricettivi senza alterarne l’architettura e il valore storico?
- Vigili urbani: Dove verrà dislocata la sede distaccata dei vigili urbani, essenziale per la vigilanza del territorio?
- Archivio storico: Dove verrà trasferito l’archivio storico, attualmente custodito nel palazzo?
- Pro Loco: Dove verrà trasferita la sede della Pro Loco, che attualmente paga un canone d’affitto?
- Sala riunioni: Dove potranno riunirsi i cittadini, considerando che la sala consiliare non sarà più accessibile?
- Arredi e opere d’arte: Dove verranno trasferiti gli arredi antichi, i materiali lapidei e l’affresco distaccato del carro di Giove?
- Accessibilità turistica: I turisti potranno visitare la stanza della Salara, la prigione della larga (ex sala consiliare) e le stanze affrescate una volta privatizzato il palazzo?
- Coesione sociale: Come si intende mantenere l’identità di Collescipoli, uno dei borghi più belli d’Italia, se il suo simbolo viene privatizzato e reso potenzialmente inaccessibile?
Considerazioni finali
L’interrogazione evidenzia preoccupazioni legate alla tutela del patrimonio storico, alla continuità dei servizi pubblici e alla partecipazione della comunità locale. La privatizzazione del Palazzo Comunale rischia di compromettere non solo l’accesso a un bene culturale, ma anche la funzionalità di servizi essenziali per il territorio. I consiglieri di FDI chiedono chiarezza sulle scelte della giunta e sulle soluzioni previste per garantire la conservazione del patrimonio e il benessere della comunità.
