Politica
Caos in Consiglio: la minoranza attacca. Proietti “mai sottratta al confronto”

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I consiglieri di minoranza dell’Assemblea legislativa hanno abbandonato l’Aula subito dopo il question time per protestare contro l’assenza della presidente della Giunta Stefania Proietti e di due assessori, Simona Meloni e Fabio Barcaioli.
“Il consiglio è partito con grave ritardo – fanno sapere i rappresentanti della minoranza – per poi durare solo pochi minuti prima di interrompersi nuovamente a causa dall’assenza della presidente Proietti e degli assessori Meloni e Barcaioli e del ritardo dell’assessore De Luca.”
L’assenza della Presidente Stefania Proietti e dei due consiglieri scatena il caos in Consiglio: la minoranza, per denuncia, abbandona l’aula per recarsi dal Prefetto di Perugia. Ciò ha, di conseguenza, portato, fuori dall’aula, uno scambio di accuse tra destra e sinistra, tra comunicati stampa e post social.
Per Eleonora Pace, FdI, “questo Consiglio regionale sta diventando una buffonata“; per Enrico Melasecche, Lega, l’assenza della presidente Proietti “è inaccettabile“.
Laura Pernazza, FI, ha insistito sul rispetto delle regole, che “vengono puntualmente disattese: abbiamo dovuto subire una lunga esternazione sulla puntualità e oggi i lavori si sono aperti con un’ora di ritardo“.
“Dispiace parlare mentre l’opposizione abbandona l’Aula, anche noi meritiamo rispetto” ha invece replicato Cristian Betti, Pd.
Anche la Presidente Stefania Proietti ha commentato l’accaduto motivando la sua assenza e invitando la minoranza a cooperare nell’interesse della regione “Sono impegnata a Roma presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni dove all’ordine del giorno ci sono argomenti fondamentali – le parole della Proietti – un’assenza quindi questa più che giustificata e i consiglieri di minoranza dovrebbero saperlo bene visto che anche in passato gli impegni a Roma obbligavano spesso la presidente e gli assessori a non essere presenti in aula. Del resto, la mia presenza era calendarizzata per rispondere a 3 soli question time (di cui uno proposto dalla maggioranza) su ben 30 punti all’ordine del giorno per i quali non era richiesta la mia presenza.
Abbandonare l’aula – conclude la Presidente – per un pretesto del genere è veramente, questo sì lesivo della buona politica. Recarsi poi in Prefettura, dopo aver abbandonato l’aula e non aver discusso i tanti punti calendarizzati che non prevedevano un mio intervento, appare quantomeno irrispettoso dell’Istituzione e dei cittadini, che ben comprendono i fatti e non si fanno ingannare da sterili polemiche.”