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Appalto verde pubblico: graduatoria della gara da riscrivere: a rischio lo sfalcio dell’erba

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terni il verde

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Novità sul maxi appalto quinquennale a Terni per la gestione del verde pubblico e del decoro urbano. Dopo un riesame delle offerte, la commissione ha deciso di escludere le aziende Flora Napoli – prima classificata – e Vivai Antonio Marrone – seconda – nonostante fossero inizialmente risultate ammesse.

Le esclusioni sono state motivate da irregolarità nel rispetto dei requisiti per l’integrazione di lavoratori svantaggiati, con particolare riferimento alla quota del 30%. La Flora Napoli, pur avendo presentato una documentazione che attestava il rispetto della percentuale, non ha soddisfatto appieno le condizioni previste dal bando, che richiedeva non solo il 30% di lavoratori svantaggiati, ma anche che l’azienda non fosse “puramente commerciale”, ma avesse come scopo principale l’integrazione sociale.

La decisione di escludere queste aziende è stata presa dal Comune tramite il provvedimento di autotutela, un atto amministrativo che consente di annullare o modificare un atto che si ritiene viziato, in questo caso per la mancanza di requisiti normativi. Conseguentemente, è stata riscritta la graduatoria provvisoria, con le cooperative locali Alfa, Alis, Gea e Ultraservizi al primo posto, seguite da Coop134 e Sopra il Muro. Le esclusioni non sono definitive, poiché le aziende escluse possono ancora ricorrere – entro due mesi – al Tar per contestare la decisione. Il processo di selezione prosegue ora con la valutazione dell’offerta economica della nuova prima classificata che, a quanto apprendiamo, aveva a sua volta presentato ricordo al Tar, contestando i criteri con i quali erano state ammesse le ditte poi escluse.

Alcune considerazioni, a margine della vicenda piuttosto complessa, sono però d’obbligo. Considerazioni affatto secondarie. La prima riguarda le valutazioni della commissione chiamata ad esaminare i requisiti per partecipare al bando. Ci chiediamo: in fase di ammissione alla gara, quali valutazioni sono state fatte? Perché solo al momento dell’aggiudicazione si è scoperto che le prime due aziende aggiudicatarie dell’appalto non avevano tutti gli elementi in regola? Secondo aspetto da prendere in considerazione: nelle more del ricorso al Tar da parte delle aziende attualmente escluse – due mesi- senza poi contare i tempi del giudizio, anche se proposto in urgenza, chi provvederà a Terni ad eseguire lo sfalcio dell’erba? Ci ritroveremo a primavera nella foresta Amazzonica, invece che a Dubai?

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